Tokyo: Giorno 1
Come promesso inizio un resoconto scritto (tanto per divertimento) riguardo al mio viaggio-studio in giappone.
Sono arrivato a Tokyo oggi (30 Luglio) verso le 9:30 (ora giapponese).
Nel mio viaggio avevo fatto comprendere anche il servizio di accompagnamento dall’aereoporto (immaginando il jet lag). Purtroppo però il caso ha voluto che ci sia stato un piccolo incidente sul treno che veniva in aereoporto e il mio accompagnatore è arrivato in ritardo di quasi due ore..
Tuttavia è stato gentilissimo, si è scusato (anche se non era colpa sua) e ha addirittura offerto da bere.. Vabbè lasciando stare questi dettagli sono poi arrivato nella mia stanza alla Weekly Mansion di Kameido (un quartiere a est di Akihabara per intenderci). Kameido sembra essere un posto piuttosto tranquillo. La mia stanza è piccola ma accogliente e ho tutto quello che serve (incluso il collegamento a internet).
Devo ammettere che venendo a Tokyo in questo periodo non si prende proprio il clima migliore. Oggi ad esempio è stato nuvoloso quasi tutto il giorno, però molto umido. Il solo fatto di stare fermi in piedi all’ombra equivale a iniziare a sudare. Come diceva il mio accompagnatore è difficilmente sopportabile e porta a doversi fare anche 3 docce al giorno per togliere l’afa umidiccia.
Oggi non ho fatto molto. Le 14 ore di viaggio si fanno sentire (sono, labirintite etc..). Per prima cosa ho riposato mezz’ora e poi sono uscito nel pomeriggio per fare un giro a Akihabara (dove c’è poi anche la scuola di giapponese). Purtroppo però era strapieno di gente quindi ho deciso di fare solo un giro veloce. Ho fatto in tempo facendo il giro a vedere il Gundam cafe, dove magari potrei anche entrare un giorno.
Dopo un paio di giri a zonzo in tutto il quartiere sono andato a Shinjuku per “rilassarmi” un po’.
La stazione di Shinjuku è incasinata come al solito, però una volta usciti nella zona del palazzo del governo metropolitano diciamo che regna la pace. Dopo vari giri per ritrovare il palazzo sono andato a mangiare qualcosa lì vicino a Shinjuku. I locali dove avevo mangiato l’anno scorso sono cambiati, e anche molti altri. Questo dimostra ancora una volta come in Giappone il tempo di vita delle attività non abbastanza redditizie sia molto basso. Nonostante questo ho cercato un posto che avesse ramen, dove ci sia la macchinetta per ordinare e dove ci fosse anche un po’ di gente (sintomo che lì si mangia bene). Dopo un paio di giri a caso ho trovato il posto che faceva per me e ci sono entrato. Quando parlo di macchinette dovete sapere che in Giappone nella maggior parte dei ristorantini tipo questi vige il seguente algoritmo: guardi sulla vetrina i piatti finti di plastica e scegli quello che ti interessa (solitamente c’è un numero sotto). Entri, digiti il numero su una macchinetta e inserendo i soldi ti stampa un biglietto (tra l’altro simile a quello dei treni JR di Tokyo :D). Consegnando al bancone il biglietto ti consegnano le cibarie. L’acqua è gratuita a volontà e gelida in self-service al bancone. I giapponesi amano mangiare ramen bollente con acqua ghiacciata; ovviamente non è il massimo della salute.
Comunque dopo aver mangiato (spendendo circa 3€ in totale) sono tornato a Kameido. Vicino all’edificio dove c’è la mia stanza c’è un combini, cioè un super-mercatino aperto 24h su24 (i combini sono molto popolari in Giappone; molti giapponesi ne fanno uso) . Dunque dopo essere tornato ho fatto un salto al comibini e ho comprato acqua e del ramen instantaneo al cherry (stile NGE), non sarà semplice capire quanta acqua ci vuole che le istruzioni sono tutte in Kanji e Katakana..
Le foto che ho fatto sono pochissime, anche perchè come si immagina la stanchezza gioca il suo ruolo, tuttavia le trovate (insieme poi alle altre che farò a http://picasaweb.google.it/danieleiamartino/Giappone2010
Domani penso/spero di andare a Kichijoji, comunque dipende dal tempo.
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